Utilizzate largamente nelle lavorazioni di meccanica di precisione, le macchine utensili sono macchine che, a partire da metalli grezzi come la ghisa G25, permettono di costruire diversi tipi di prodotti.
La loro capacità di dare vita ad oggetto di ogni forma e dimensione in modo versatile e veloce le ha rese popolari anche in altri settori come quello della sartoria, falegnameria, del mondo farmaceutico, del confezionamento e non solo.
Nelle righe seguenti, approfondiremo le loro classificazioni, dilungandoci sulle macchine utensili più diffuse al giorno d’oggi.
Le prime macchine utensili
Le prime macchine utensili risalgono alla metà del ‘700: in modo analogo a quanto avviene ora, seppur in maniera tecnologicamente meno avanzata, venivano adoperate per velocizzare la produzione di articoli meccanici, generalmente attraverso rettifica, taglio, alesatura o altre forme di deformazione.
Uno dei primissimi esemplari è stato il tornio per opera dell’inventore e artista francese Jacques de Vaucanson, che ebbe l’intuizione di montare l'utensile di taglio su un supporto regolabile meccanicamente.
Con il passare del tempo, alle macchine utensili tradizionali sono state affiancate le macchine a controllo numerico che, controllate da un computer, sono in grado di funzionare in maniera pressoché automatizzata.
Oggi, dunque, entrando in un’officina meccanica di precisione si possono ammirare macchine utensili di diversa natura e di dimensioni tra loro anche molto lontane: si passa da piccole macchine montate su banchi da lavoro ad enormi macchinari capaci di realizzare in serie articoli di centinaia di tonnellate di peso.
Cosa sono e come funzionano le macchine utensili?
Come anticipato, le macchine utensili consentono la lavorazione di pezzi di varie forme e misure asportando materiale sotto forma di trucioli, mediante uno o più appropriati utensili tagliatori.
Per funzionare, queste macchine hanno bisogno dell’intervento di un operatore specializzato e di una fonte di moto. È proprio il motore, cuore pulsante del macchinario insieme alla testa motrice, ad occuparsi della trasformazione dell’energia elettrica per mettere in moto l’intera macchina.
Tra gli altri elementi fondamentali delle macchine utensili, bisogna ricordare: il bancale, la testa motrice, gli alberi tramite i quali viene trasmesso il moto e il fissaggio dell’utensile.
Come vengono classificate le macchine utensili?
In relazione al moto di lavorazione, vengono classificate in macchine utensili con:
- Moto di taglio (o di lavoro): con cui si indica il moto relativo tra l’utensile e il pezzo attraverso cui viene lavorato il pezzo stesso. A loro volta, le macchine utensili con moto di taglio sono suddivise in: macchine utensili a moto circolare uniforme (come il tornio), a moto rettilineo alternato (stozzatrice), a moto speciale (mola) e a moto circolare variabile
- Moto di alimentazione (o avanzamento): con questo moto, la macchina utensile è in grado di lavorare, di volta in volta, parti diverse del pezzo
- Moto di appostamento (o di registrazione): viene chiamato in questo moto il moto che determina la profondità di passata, cioè la quantità di sovrametallo asportata durante un passaggio dell'utensile sul pezzo
Le Macchine Utensili più utilizzate
Dopo questa lunga premessa sul mondo delle macchine utensili, vediamo ora quali sono le macchine utensili più adoperate nell'industria manifatturiera e meccanica.
La prima è il tornio, considerato da molti il padre di tutte le macchine utensili. Il motivo è presto spiegato: gran parte dei suoi elementi meccanici sono incorporati anche in altre macchine utensili. Il tornio è utilizzato per la lavorazione di un pezzo assialsimmetrico posto in rotazione mediante asportazione di truciolo. La lavorazione con il tornio prende il nome di tornitura ed è adoperata ampiamente nella lavorazione di metalli, ma anche per legno e pietra.
Abbiamo, poi, la fresatrice, un’altra macchina utensile che permette di lavorare in breve tempo e con grande precisione complesse parti metalliche. Come il tornio consente di procedere con l’asportazione del truciolo e poi di dare vita ad articoli di piccole o grandi dimensioni dalla forma non simmetrica, con scanalature o fori. Trovano largo utilizzo nelle officine meccaniche di precisione, come Bonanomi, perché hanno pochissimi limiti di forme realizzabili. La lavorazione è nota come fresatura meccanica.
La terza macchina utensile da menzionare è la pressa, utilizzata nell’industria manifatturiera per deformare un pezzo in lavorazione ad alta pressione. Oggi, esistono moltissime tipologie di macchine presse: tra le più importanti ci sono le piegatrici e le punzonatrici, quest’ultime adoperate anche per realizzare fori nei pezzi piuttosto che per cambiarne la forma.
La rettificatrice è una macchina utensile in grado di portare qualsiasi componente meccanico nello stato di superficie o forma ottimale. Sono utilizzate per le operazioni di finitura e possono essere di diverso tipo: rettificatrici in tondo per esterni o per interni, rettificatrici universali, rettificatrici senza centri, rettificatrici per piani ad asse verticali o ad asse orizzontale e rettificatrici speciali.
Chiudiamo la rassegna sulle macchine utensili più utilizzate con la piallatrice, un macchinario ad asportazione di truciolo, con moto di lavoro posseduto dal pezzo e moto di alimentazione posseduto dall'utensile. Sono molto diffuse nelle officine meccaniche e nelle industrie manifatturiere perché rendono possibili le lavorazioni su pezzi molto lunghi.
Bonanomi e il Parco Macchine Utensili
Bonanomi, officina meccanica di precisione da oltre 70 anni, dispone in un ampio parco macchine utensili di primissima generazione che consente di fornire, ai più grandi costruttori del mondo, lavorazioni meccaniche di precisione per conto terzi per le operazioni di fresatura, foratura, alesatura e rettifica.
Inoltre realizza i migliori prodotti di industria meccanica di precisione come piano di riscontro, banchi di prova, piani di controllo, squadre, cubi e piani di staffaggio, righe, blocchi e cilindri di controllo ma anche cassette parallele o di montaggio e colonne di sostegno e livellamento di qualsivoglia dimensione.