La filettatura è una pratica molto semplice e diffusa per la lavorazione del metallo, ma richiede una buona mano e grande precisione. Consiste nella sagomatura della superficie di due elementi, il primo deve essere cilindrico e il secondo un foro, con il fine di unire i due solidamente tramite un collegamento elicoidale.
Quali sono gli elementi di una filettatura?
Il filetto è la struttura che deriva da un lavoro di filettatura. Quando quest’ultimo è portato a termine su una superficie esterna, l’elemento filettato prende il nome di vite; se la filettatura coinvolge l’interno di un cilindro, l’elemento sarà invece chiamato madrevite.
Durante la filettatura, la superficie esterna della vite, sagomata elicoidalmente, si incastra con la superficie interna della madrevite tramite un movimento rotatorio: si genera così un accoppiamento solido, stabile, ma reversibile.
Oltre al diametro dei cilindri, il passo è un elemento molto importante del filetto: indica la distanza tra due creste consecutive, ed è proporzionale all’altezza. Il passo di un filetto può essere calcolato grazie a un apposito strumento, il contafiletti.
Le varie tipologie di filettatura
Come detto, un lavoro di filettatura può coinvolgere la superficie interna o esterna di un elemento cilindrico.
Il caso della filettatura esterna si applica principalmente a tondini metallici, aste o cilindri.
La filettatura interna, invece, si trova dentro i dadi, i bulloni o le ghiere, anelli metallici di rinforzo.
Il diametro dell’elemento da filettare e il passo dei filetti possono essere misurati in millimetri o in frazioni di pollice. Il primo sistema è quello più diffuso, in questo caso dadi e viti sono contrassegnati da una M seguita da un numero che indica il diametro. Quando invece il diametro è indicato dalla sigla W, significa che la filettatura è avvenuta sulla base del sistema Whitworth, e la misura indicata è in frazioni di pollice.
Un lavoro elicoidale di filettatura è determinato anche dal senso di avvitamento: la direzione può essere destrorsa o sinistrorsa, e determinare quindi un avvitamento in senso orario o antiorario. La filettatura metrica con spirale orientata verso destra è quella riconosciuta come standard ISO.
Come filettare un foro e un tondino
Per filettare un forno sono necessari tre strumenti maschi: lo sbozzatore, l’intermedio e il finitore.
Tramite un apposito giramaschi, questi tre elementi devono ruotare in successione all’interno del foro. Per realizzare una filettatura in un foro, gli strumenti devono essere sempre mantenuti in posizione verticale.
La filettatura di un tondino o di un tubo, al contrario, necessita di una filiera. Questo strumento si aziona tramite un girafiliere, che deve essere mantenuto sempre in posizione orizzontale. Il lavoro implica un livello molto alto di attenzione e precisione.
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